venerdì 21 settembre 2018

Esterometro

Il passaggio alla fattura elettronica rischia essere tutt'altro che una semplificazione per i soggetti che operano con l'estero.

Dal momento che le operazioni transfrontaliere ed alcune operazioni interne (es. quelle con soggetti esteri identificati direttamente in Italia) sono escluse dalla fatturazione elettronica, la bozza della norma prevede l'introduzione di una comunicazione mensile (!) relativa a tali operazioni, con invio dei dati di controparte, data e numero documento, conteggi IVA. In pratica si tratta in tutto e per tutto di una e-fattura, solamente priva di descrizioni e importi parziali (es. invece di inviare "5 kg di mele a 1,00 €/kg = 5,00 €" si invia solamente "5,00 €").

La comunicazione ha per oggetto sia le operazione attive che quelle passive, ossia fatture emesse e fatture ricevute; unica esclusione sono le operazioni per le quali viene presentata una dichiarazione doganale (es. import ed export extra-UE con visto uscire o sdoganamento). Al momento non sono previste esclusioni per le operazioni da comunicare tramite gli elenchi Intrastat per cui le operazioni con controparti UE sono soggette a doppia comunicazione.