domenica 27 gennaio 2019

Assoinvoice

Dobbiamo ammetterlo, anche se lo standard XML per le fatture elettroniche è perfettamente leggibile da parte dei computer, per noi umani qualche difficoltà c'è quando ci troviamo di fronte a qualcosa come

<FatturaElettronicaBody>
<DatiGenerali>
<DatiGeneraliDocumento>
<TipoDocumento>TD01</TipoDocumento>
<Divisa>EUR</Divisa>
<Data>2019-01-14</Data>
<Numero>A/2019.00001</Numero>
<DatiRitenuta>


Per fortuna c'è una soluzione semplice e gratuita messa a disposizione da Assosoftware, l'associazione nazionale dei produttori di software gestionale e fiscali: si chiama Assoinvoice ed è una semplice applicazione, disponibile per Windows, Mac e Linux, scaricabile da questo link.

La prima volta che si lancia l'applicazione si viene guidati in un breve tutorial; sulla pagina di download è inoltre disponibile anche un video che spiega più in dettaglio come usare il programma.

In sintesi: ecco uno strumento semplice e gratuito che permette di visualizzare le fatture elettroniche, evitando le complicazioni dei vari servizi online, e di conservare per la propria consultazione in un unico archivio tutte le fatture elettroniche emesse e ricevute. Ricordate solo che tenere tutte le fatture in una cartella del proprio computer non è una forma di conservazione valida ai fini fiscali e che NON è un'alternativa alla conservazione sostitutiva.

venerdì 25 gennaio 2019

Ricevere fatture elettroniche senza PEC e senza codice destinatario

Vista la notevole confusione che regna ancora tra quanti devono emettere fattura elettronica, abbiamo provato a verificare sul campo se è possibile farsi emettere fatture senza comunicare al fornitore né il codice destinatario né l'indirizzo PEC, ma solo il numero di partita IVA e i consueti dati che si sono sempre forniti quando si richiede la fattura. E la fattura è regolarmente arrivata!

Valga, sulla questione, un'analogia con la raccomandata postale. Per ricevere la raccomandata a casa è necessario essere in casa quando arriva il postino; in caso contrario, occorre andare all'ufficio postale e ritirare la raccomandata. E la stessa cosa avviene con la fattura elettronica: per ricevere la fattura elettronica nella propria casella PEC o sul proprio server occorre comunicare al fornitore o registrare all'Agenzia delle Entrate rispettivamente l'indirizzo PEC o il codice destinatario; altrimenti occorre andare sul portale della fatturazione elettronica e scaricare da lì la fattura.

Nella "Home consultazione", oltre a:

  • Le tue fatture emesse
  • Le tue fatture ricevute

esiste la terza voce

  • Le tue FE passive messe a disposizione

dove "FE" significa "fatture elettroniche" (ma il testo completo non ci stava nel riquadro...)



Ed è proprio quest'ultima la voce che ci interessa. Cliccando sul link compare una pagina dove sono visualizzati i documenti ricevuti negli ultimi giorni e il solito menu per la ricerca su un intervallo temporale, per partita IVA del fornitore ecc.



Il simbolo del triangolo arancione indica che la fattura è ferma sul portale e che non vi è stata la possibilità di recapitarcela. Per "ritirarla" non dobbiamo far altro che cliccare sul quadratino blu all'estrema destra.

Nella pagina che si apre vediamo i dati riassuntivi della fattura


e l'avvertenza, sulla destra, che 




con l'indicazione degli aspetti fiscali connessi, per cui non dobbiamo far altro che visualizzare la fattura (pulsante bianco) per sapere che



(la stessa cosa avviene scaricando l'xml tramite il pulsante blu)

E a questo punto la fattura risulta ricevuta:


Ovviamente la fattura può essere visionata nuovamente e scaricata quante volte si vuole (notare che l'avvertenza sopra i pulsanti adesso è cambiata) e compare nella sezione "Le tue fatture ricevute":



giovedì 10 gennaio 2019

Bollo virtuale sulle fatture elettroniche

Fino al 2018 il bollo virtuale sulle fatture elettroniche doveva essere versato entro 120 giorni dalla fine dell’anno (30 aprile oppure, negli anni bisestili, 29 aprile). Da quest’anno il pagamento diventa trimestrale, con versamento entro il giorno 20 del primo mese successivo al trimestre solare (es. 20 aprile per il trimestre gennaio-marzo). Ma sono in arrivo due facilitazioni:
  1. per evitare errori, il conteggio sarà fatto dall’Agenzia delle Entrate e reso disponibile nel cassetto fiscale;
  2. per evitare dimenticanze, si può comunicare l’IBAN su cui avere l’addebito alla scadenza.

Chi applica la flat tax ed emette fatture cartacee continua invece ad applicare la marca da bollo sul documento.

lunedì 7 gennaio 2019

Sarà, ma a me la fattura elettronica piace…

A tre giorni dall’introduzione della fattura elettronica, dopo averne emesse 25 e ricevute 6, personalmente ritengo positivo il primo approccio con la fattura elettronica. Ammetto che con i computer me la cavo discretamente; anche se non sono un “nativo digitale”, a giugno di quest’anno sono 35 anni da quando ho ricevuto in regalo per una promozione al liceo il mio primo computer. Però, una volta capito come funziona la fattura elettronica, non è tanto più difficile emettere o ricevere una fattura rispetto a fare un bonifico con l’home banking o comprare un biglietto del Frecciarossa.

Gli acquisti lavorativi sono tutti belli lì in un solo posto, il portale della fattura elettronica, senza dover scaricare la bolletta della luce dal sito di A2A, quella del telefono dal sito di Fastweb e cercare le mail con cui sono arrivate le fatture di Infocamere, perché prima certe fatture le si scoprivano solo al momento in cui si trovava l’addebito sul conto corrente dello studio (capita che per sei mesi non ci sia bisogno di fare visure catastali, poi in un mese ne servono tre e bisogna dare la caccia alle tre fatture relative a _quei tre_ addebiti)

Anche emettere le fatture non è così difficile, invece di fare il pdf della fattura, scrivere la mail e allegarlo, basta cliccare su “Invia” invece che su “Salva come pdf”; il log del SdI informa che la fattura è corretta, ha superato i controlli formali ed è stata recapitata o messa a disposizione del destinatario, senza più dubbi se è arrivata la mail o meno. Per essere un sistema perfetto manca solo la funzione che ricorda al destinatario di pagare la fattura nei termini contrattuali…